venerdì 11 luglio 2014

Quel che sfugge dell'orizzonte.....

Questo cielo increspato d'indaco mi riconcilia con il fruscio di foglie sospinte dal vento che immagino accompagnino i miei passi in questi giorni interrogativi.
Qualche sporadica goccia limpida sembra venuta giù solo dagli spazi azzurri tra i ricamati di grigio a dissetare la pelle.
Vorrei lasciarmi andare anch'io a rivoli eppure sento la ruggine delle parole...
no, loro no, non riescono su queste gocce a fluire.
Ho cambiato ufficio.
Un trasloco indolore in un altrove di un paio di metri guadagnato con piccoli passi.
Qui paradossalmente ho il mondo alle spalle e i miei pensieri indugiano 

Quello che sfugge dell'orizzonte......
L'occhio umano che osserva sa bene che quel che sfugge dell'orizzonte non è ravvisabile solo nella verosimile proiezione che la coda lascia intravedere ma si stende alle spalle ignare di chi guarda e non sempre riesce a spostarsi verso un altra prospettiva.....neppure con l'intuizione....
elemosiniamo occhiali e poi usiamo anche l'immaginazione ma non esistono simili diottrie ne' siffatti prestigiatori, non è per noi quella "visione".

Questo non è un post triste.
Ma sento il sapore chiaramente dolce della malinconia nell'aria che serve per leggere i sottintesi. 

Potrebbe questo essere un ritorno?

GZ

6 commenti:

Un passo tra punta e impronta

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