venerdì 25 aprile 2025

Amore : sproloquio

 Probabilmente il motivo principale per il quale è nato in punta di parole era quello di parlare d'amore , di provare almeno a muovere quei passi senza ruzzolare sulle ipotesi. Badate bene che non stiamo per banalizzare il sentimento. Ecco ! così ora sapete che l'amore non è inteso qui solo in un modo,  come quello verso la persona amata che quando era sconosciuta abbiamo immediatamente creduto di sapere chi fosse ma non chi è diventata. Né di un'amore solo pensato, vivo  vero, intenso talvolta più svuotante del vissuto.  Né ,figuriamoci, solo di quello per tutte le cose figlie , pezzi che da noi si separano e fuori da noi vivono come se dalle loro narici potessimo noi stessi conoscere l'unico vero respiro. Né poi, ancora, quello verso il quale ci sentiamo discendenti, fulcro di un'origine imperitura e mai sceverata ; nodo che non si dipana e non si avvolge,  occhio diretto che non muove palpebra e mai stanca. No l'Amore è uno , tutti quelli prescinde. Compresi anche i non "detti" li com-prende e li comprende. 

Eppure questo argomento mi ha sempre scoraggiato la Parola.
Ho sdrucito le membra,  battuto la testa,  graffiato la cute,  scorticato il fiato,  affaticato muscoli e sfinito il pensiero stirandolo quanto più potessi su rocce di ragione.  L' ho punto con chiodi fini e ferrosi di congetture poi l'ho lasciato esanime su letti disfatti di riposi inutili e non si è mostrato . Anzi per quanta forza infliggessi ai miei tentativi mi tentava sempre più con l'astuzia disarmante della semplicità.  Non si è concesso se non poco e per sbaglio ma solo per incalzarmi e darmi il tormento ,offuscarmi la vista e la via e avvolgermi col suo alito familiare ma sempre nuovo su un vortice di sogno, poi  lasciarmi al centro della rotonda e smarrirmi l'orientamento.
Ora anch'io come voi ho due piedi soltanto e per non scegliere una via sola rimpiangendo le altre, tutte un giorno provai a percorrerle.  Ansante di stento ho esteso il fervore come fossi all'inizio del cammino anche quando avrei voluto fermarmi e prendere la rincorsa dei polmoni  nello spazio di un vuoto ,  serrare lo sguardo sul nulla e aprirlo sull'arrivo sia pur di un'allucinazione. 

{Ho preso tempo ma non si è trattenuto.  
Ho preso aria ma non l'ho respirata.
Ho preso coraggio e qui mi spinge;
su campi bianchi senza fine perché possa disegnare con i colori delle vene : rosso, blu , viola a perdizione. Ho sempre avuto problemi con l'arancione e attimi interminabili ho dedicato all'ocra di un maglione.  
Poi dentro al disegno ho pensato che c'è tempo per la descrizione.
C'è sempre tempo per l'abbraccio petrolio di una poltrona, il ruggine di una moquette,  il grigio ramificato del marmo.
Avessi saputo rappresentarlo il bagliore l'avrei fatto: Tono su tono.  
Vi ho scritto un libro senza parole e ho saputo da un daltonico che c'è solo confusione . 
Mi scuso ed al momento per questo sproloquio mi fermo solo alla prefazione. }

L'Amore è il tema principale ma lo centri solo per distrazione.


P. S. Questo testo era in attesa come bozza dal 2021, ora non me la sento di modificarlo. È nato così... come solo un amore può nascere. 

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