Probabilmente il motivo principale per il quale è nato in punta di parole era quello di parlare d'amore , di provare almeno a muovere quei passi senza ruzzolare sulle ipotesi. Badate bene che non stiamo per banalizzare il sentimento. Ecco ! così ora sapete che l'amore non è inteso qui solo in un modo, come quello verso la persona amata che quando era sconosciuta abbiamo immediatamente creduto di sapere chi fosse ma non chi è diventata. Né di un'amore solo pensato, vivo vero, intenso talvolta più svuotante del vissuto. Né ,figuriamoci, solo di quello per tutte le cose figlie , pezzi che da noi si separano e fuori da noi vivono come se dalle loro narici potessimo noi stessi conoscere l'unico vero respiro. Né poi, ancora, quello verso il quale ci sentiamo discendenti, fulcro di un'origine imperitura e mai sceverata ; nodo che non si dipana e non si avvolge, occhio diretto che non muove palpebra e mai stanca. No l'Amore è uno , tutti quelli prescinde. Compresi anche i non "detti" li com-prende e li comprende.
Eppure questo argomento mi ha sempre scoraggiato la Parola.Ho sdrucito le membra, battuto la testa, graffiato la cute, scorticato il fiato, affaticato muscoli e sfinito il pensiero stirandolo quanto più potessi su rocce di ragione. L' ho punto con chiodi fini e ferrosi di congetture poi l'ho lasciato esanime su letti disfatti di riposi inutili e non si è mostrato . Anzi per quanta forza infliggessi ai miei tentativi mi tentava sempre più con l'astuzia disarmante della semplicità. Non si è concesso se non poco e per sbaglio ma solo per incalzarmi e darmi il tormento ,offuscarmi la vista e la via e avvolgermi col suo alito familiare ma sempre nuovo su un vortice di sogno, poi lasciarmi al centro della rotonda e smarrirmi l'orientamento.
Ora anch'io come voi ho due piedi soltanto e per non scegliere una via sola rimpiangendo le altre, tutte un giorno provai a percorrerle. Ansante di stento ho esteso il fervore come fossi all'inizio del cammino anche quando avrei voluto fermarmi e prendere la rincorsa dei polmoni nello spazio di un vuoto , serrare lo sguardo sul nulla e aprirlo sull'arrivo sia pur di un'allucinazione.