Questo cielo increspato d'indaco mi riconcilia con il fruscio di foglie sospinte dal vento che immagino accompagnino i miei passi in questi giorni interrogativi.
Qualche sporadica goccia limpida sembra venuta giù solo dagli spazi azzurri tra i ricamati di grigio a dissetare la pelle.
Vorrei lasciarmi andare anch'io a rivoli eppure sento la ruggine delle parole...
no, loro no, non riescono su queste gocce a fluire.
Ho cambiato ufficio.
Un trasloco indolore in un altrove di un paio di metri guadagnato con piccoli passi.
Qui paradossalmente ho il mondo alle spalle e i miei pensieri indugiano
Quello che sfugge dell'orizzonte......
L'occhio umano che osserva sa bene che quel che sfugge dell'orizzonte non è ravvisabile solo nella verosimile proiezione che la coda lascia intravedere ma si stende alle spalle ignare di chi guarda e non sempre riesce a spostarsi verso un altra prospettiva.....neppure con l'intuizione....
elemosiniamo occhiali e poi usiamo anche l'immaginazione ma non esistono simili diottrie ne' siffatti prestigiatori, non è per noi quella "visione".
Questo non è un post triste.
Ma sento il sapore chiaramente dolce della malinconia nell'aria che serve per leggere i sottintesi.
Potrebbe questo essere un ritorno?
GZ
Speriamo :-)
RispondiEliminaThank You ! ;)
EliminaDi sicuro c'è molta poesia in te :)
RispondiEliminaGrazie Valentina per avere viaggiato anche verso di me..
Elimina...che poetico verbo
RispondiEliminasorrido, ho ascoltato anche il tuo, talvolta poetico, ma sempre deciso di chi sa cosa dire...
Elimina