L'alito disegna aloni di pseudo-fumetti
nell'aria scura della sera e si confonde dentro l'odore di
caldarroste premature mentre i nostri passi frettolosi ci arrossano
il naso e un autunno tardivo gonfia d'ingenuità una vena
malinconica.
Il guizzo lucido di uno sguardo furtivo
e giunge a casa questo peregrinare.
Rileggo il periodo di "prima"
e mi accorgo di avere attribuito una tempistica apparentemente
sfalsata alla descrizione delle cose in divenire, eppure ho
rispettato i "tempi"...si confondono gli avvenimenti...non
esiste cronologia.
Dentro un piatto di zucca in agrodolce
e un vassoio di tetù o panuzzi di San Martino si digerisce il
mistero di una scomparsa; chissà poi se certe vite si spengono
affinchè altre ne riprendano le sfumature in un ciclico perpetuarsi
di caleidoscopiche esistenze, o semplicemente vivano in noi quelli
che una volta ci hanno stretto in un abbraccio... addolcendo un
cambio di stagione o forzandone tanti oltre il tempo.
Pianto Antico *
L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno dà bei vermigli in
fior,
nel muto orto solingo
rinverdì tutt'or ora
e giugno lo ristora
di luce e di calor.
Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita,
tu dell'inutil vita
estremo unico fior.
Sei nella fredda,
sei nella terra negra;
nè il sol più ti rallegra
nè ti risveglia amor.
Giosuè Carducci
* La Poesia per me. La prima poesia
imparata e recitata con coscienza di significato...da questa goccia
d'essenza in un mare di superfluo...tutto ha vita.
" Non ho perso che due volte,
e fu sotto la zolla.
Due volte ho sostato, mendicando,
davanti alla porta di Dio!
Gli Angeli – due volte – scendendo
rimborsarono il mio tesoro-
Ladro! Banchiere – Padre!
Ancora una volta sono povera!
E.Dickinson
"A morire ci vuole poco-
dicono che non faccia male-
è un'indebolimento – graduale-
e poi – non si vede più-
un fiocco scuro – per un giorno -
un velo sul cappello-
e poi viene il sole allegro-
e ci aiuta a dimenticare-
la creatura assente – mistica-
che se non ci avesse amato-
si sarebbe addormentata – quella
volta profonda-
senza la stanchezza."
E. Dickinson
" Il cielo è della mente a tal
punto
che fosse la mente dissolta-
il suo posto – nessun architetto
potrebbe più dimostrare-
è vasto come la nostra capacità-
bello – come la nostra idea-
per chi ha desiderio adeguato
non è più lontano, di qui-"
E. Dickinson
"Verrà la morte e avrà i tuoi
occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla.
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti. "
Cesare Pavese
Cosa aggiungere ? Tanto da
aggiungere...troppo (" In morte del fratello Giovanni" di
Ugo Foscolo...ed ancora "San Martino del Carso" di Giuseppe
Ungaretti etc...)
Siamo e saremo ciò che siamo stati!
non so se a una scomparsa corrisponda una nuova presenza, ma sarebbe bello se fosse così.
RispondiEliminaAnch'io, sono poche le cose che so....e di quelle stesse dubito affinchè possano guadagnarsi un posto dentro la parola "sapere"....ma ci sono cose che amo sentire :
RispondiElimina'Tutto' è opposto a 'Niente' come 'Inizio' è contrario a 'Fine'.
E se la logica del cuore non mi inganna, noi due che siamo iniziati, di certo, non potremo mai finire. E se finissimo? Allora non fummo mai esistiti.
(Laura Ortolani)
Grazie cara Monica per venirmi a trovare durante il tuo "turisticare" ;) nonostante la mia latitanza