mercoledì 31 ottobre 2012

2 Novembre


L'alito disegna aloni di pseudo-fumetti nell'aria scura della sera e si confonde dentro l'odore di caldarroste premature mentre i nostri passi frettolosi ci arrossano il naso e un autunno tardivo gonfia d'ingenuità una vena malinconica.

Il guizzo lucido di uno sguardo furtivo e giunge a casa questo peregrinare.


Rileggo il periodo di "prima" e mi accorgo di avere attribuito una tempistica apparentemente sfalsata alla descrizione delle cose in divenire, eppure ho rispettato i "tempi"...si confondono gli avvenimenti...non esiste cronologia.


Dentro un piatto di zucca in agrodolce e un vassoio di tetù o panuzzi di San Martino si digerisce il mistero di una scomparsa; chissà poi se certe vite si spengono affinchè altre ne riprendano le sfumature in un ciclico perpetuarsi di caleidoscopiche esistenze, o semplicemente vivano in noi quelli che una volta ci hanno stretto in un abbraccio... addolcendo un cambio di stagione o forzandone tanti oltre il tempo.



Pianto Antico *


L'albero a cui tendevi

la pargoletta mano,

il verde melograno dà bei vermigli in fior,


nel muto orto solingo

rinverdì tutt'or ora

e giugno lo ristora

di luce e di calor.


Tu fior della mia pianta

percossa e inaridita,

tu dell'inutil vita

estremo unico fior.


Sei nella fredda,

sei nella terra negra;

nè il sol più ti rallegra

nè ti risveglia amor.


Giosuè Carducci



* La Poesia per me. La prima poesia imparata e recitata con coscienza di significato...da questa goccia d'essenza in un mare di superfluo...tutto ha vita.



" Non ho perso che due volte,

e fu sotto la zolla.

Due volte ho sostato, mendicando,

davanti alla porta di Dio!


Gli Angeli – due volte – scendendo

rimborsarono il mio tesoro-

Ladro! Banchiere – Padre!

Ancora una volta sono povera!


E.Dickinson



"A morire ci vuole poco-

dicono che non faccia male-

è un'indebolimento – graduale-

e poi – non si vede più-


un fiocco scuro – per un giorno -

un velo sul cappello-

e poi viene il sole allegro-

e ci aiuta a dimenticare-


la creatura assente – mistica-

che se non ci avesse amato-

si sarebbe addormentata – quella volta profonda-

senza la stanchezza."


E. Dickinson



" Il cielo è della mente a tal punto

che fosse la mente dissolta-

il suo posto – nessun architetto

potrebbe più dimostrare-

 

è vasto come la nostra capacità-

bello – come la nostra idea-

per chi ha desiderio adeguato

non è più lontano, di qui-"


E. Dickinson



"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

questa morte che ci accompagna

dal mattino alla sera, insonne,

sorda, come un vecchio rimorso

o un vizio assurdo. I tuoi occhi

saranno una vana parola,

un grido taciuto, un silenzio.

Così li vedi ogni mattina

quando su te sola ti pieghi

nello specchio. O cara speranza,

quel giorno sapremo anche noi

che sei la vita e sei il nulla.


Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.

Sarà come smettere un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nel gorgo muti. "


Cesare Pavese



Cosa aggiungere ? Tanto da aggiungere...troppo (" In morte del fratello Giovanni" di Ugo Foscolo...ed ancora "San Martino del Carso" di Giuseppe Ungaretti etc...)

Siamo e saremo ciò che siamo stati!

2 commenti:

  1. non so se a una scomparsa corrisponda una nuova presenza, ma sarebbe bello se fosse così.

    RispondiElimina
  2. Anch'io, sono poche le cose che so....e di quelle stesse dubito affinchè possano guadagnarsi un posto dentro la parola "sapere"....ma ci sono cose che amo sentire :

    ‎'Tutto' è opposto a 'Niente' come 'Inizio' è contrario a 'Fine'.
    E se la logica del cuore non mi inganna, noi due che siamo iniziati, di certo, non potremo mai finire. E se finissimo? Allora non fummo mai esistiti.

    (Laura Ortolani)

    Grazie cara Monica per venirmi a trovare durante il tuo "turisticare" ;) nonostante la mia latitanza

    RispondiElimina

Un passo tra punta e impronta

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