I
giorni stanno passando sui miei pensieri come cingoli sul tappeto di
fiori schiusisi in giardino dopo la notte di pioggia . Sminuzzati
tra terra e aria, evaporati, aria loro stessi che riprendo
inalando sentimenti. Le lune sembrano moltiplicarsi nel quadro
dell'assenza appena appeso in casa, illuminando il vuoto del distacco
come cono di luce fissa e fredda su palco di vita.
Surreale
è il momento che realizza.
Mentre
continua a piovere e la tela trasuda l'emozione dell'occhio
interiore.
Questo
potpourri di umori è il letto di ricordi indimenticabili legati
alla poesia di Concetta Cimino.
Poesia
che esiste e r-esiste, come resisteva, all'assenza di poesia.
E
sebbene io non sia nel suo ritratto di famiglia a costatarne la
mancanza il mio pensiero vive nell'orfanotrofio di cuori a cui regala
voce in tanti dei suoi componimenti poetici, racconti , pensieri ,
riflessioni.
Ho avuto l'onore di consumare un po' di tempo insieme, di conoscerne la vita, il pensiero dalla sua stessa voce prima che dalla sua mano, di sedere alla stessa tavola ed accompagnarla anch'io alla presentazione di alcuni dei suoi racconti in giro per la Sicilia ; non per ultimo di condividere nel cuore gli stessi luoghi di mare, due dei quali vissuti qualche giorno insieme: Capo d'Orlando ( lido di San Gregorio) e Salina. Qui e nell'intimità della Sua Palermo ha trovato il suo angolo di paradiso anche nell'inferno delle brutture di cui è stata bersaglio ,trovando la forza di strapparsi di dosso le frecce e riporle al suo arco per farne punte ferme di scrittura ed indirizzarle all'orizzonte ben più ampio dei luoghi non calpestabili : i diritti alla verità giusta e alla giustizia vera ....all'umanità e all'integrità ... al riscatto personale.
La sua poesia é nata in assenza di poesia trasformando la non poesia, per questo non potrò scordarla e so che anche per questo vorrebbe essere ricordata ; per i suoi sorrisi, il suo amore per la famiglia, per la sua voglia di scoperta, per la bellezza che le si faceva appresso, per il suo essere esploratrice del mondo davanti a sé ma anche dietro le quinte.
Tutte le orchidee che coltivava siano spontanee nel giardino che la ospita, Ibiscus fioriti per ogni pensiero inespresso e pomodori appena raccolti presso il suo orto.
D.ssa in Giurisprudenza, autrice di romanzi "Giuro sulla libertà" Lussografica, "Fiori di Capperi" Cofise, "I tre coriandoli Rossi" e Giustizia in contumacia" Mimesis edizioni con il quale ha vinto il primo premio narrativa "Premio internazionale letterario Elio Vittorini"; e ancora le raccolte poetiche "pensieri in libertà" , "Ogni giorno è una vita", "La donna che fu figlia" "Una passeggiata dell'anima in Sicilia" e altri, ma no non sto parlando di un curriculum ...scoprirete la persona speciale più che dalle mie parole direttamente dalle sue :
"Per scrivere delle poesie, bisogna avere dentro della poesia; per scrivere un romanzo, bisogna avere dentro delle emozioni da raccontare; per scrivere delle sentenze di giustizia, bisogna avere dentro le ferite strazianti di dolore per fatti di giustizia ingiusta."
Dal libro "Novanta sfumature di giallo" C. Cimino
"Quando saremo
due saremo veglia e sonno
affonderemo nello stesso capezzolo
come
il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque,
le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della
notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi
del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo
metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando
saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l'uguale di nessuno
e
l'unità consisterà nel due.
Quando saremo due
cambierà nome
pure l'universo
diventerà diverso."
dal libro" Novanta
sfumature di giallo" di C.Cimino
"Se solo potessi
nello stesso palpito
nello stesso istante:
leggermi i versi dell'anima,
dissolvermi nella fecondità del pensiero,
carezzare un bozzolo e la sua seta,
baciare le labbra, sfiorando con le dita,
schegge striscianti di passione,
racchiudere nello sguardo
stille di pioggia,riflesso d'arcobaleno,
accogliere
nel grembo delle mani
tra le stelle infinite,
un rifulgente brillio;
e in una rete,
una goccia di acqua di mare.
Lambire, come un leggero venticello,
petali di gelsomino e fiori di mandorlo,
abbandonare, con ali piumose, il vortice,
fuliggine nera di consapevole affanno
Se solo potessi, in quest'istante
Accorgermi che qualcuno, ancora mi ama."
C.Cimino
....
Con le mani strette l'una all'altro contenere la solitudine dei pomeriggi assolati e delle notti sconvolte dal vento e da grandi gocce di pioggia ed insieme sorridere ai ritagli di figure e di tramonti che incolliamo nel nostro collage quotidiano....
"Potrei…
ecco potrei scrivere un libro di argilla soffiata, leggero senza una
trama che abbia un inizio e una fine: è un libro con sempre fogli
nuovi , dove posso disegnare una linea o scrivere una sola lettera e
alla fine poter leggere tanti racconti per ogni foglio che era
diventato ognuno senza linea di orizzonte, senza un frontespizio
.
Non c’erano punti, in quando non c’era inizio, non c’erano
punti interrogativi in quando tutto era comprensibile; ogni numero di
pagina era un numero a sé, di tantissimi altri numeri.
In questo
libro infinito ci si può perdere come perdersi nella natura con ogni
specie di fiori, con ogni odore …con la rugiada che allieva
l’arsura del sole, con delle donne che conosci e che sono madri
accoglienti, strade che hai percorso da ragazza, strade che conoscono
la fatica del cammino in salita, muri grigi ed abbattuti, sbriciolati
…alcuni parzialmente ricostruiti .
L’assenza dell’ultima
pagina si giustifica con la mia voglia infinita di innalzarmi fino
all’estasi di quel sogno iniziato alla nascita e costruito nei
particolari nel tempo e poi da estranei crudeli alla fine distrutto
ma solamente io, capace di ricreare l’estasi del sogno.Un libro
magico , finalmente capace di non raccontare il tempo ma il pensiero
senza i limiti del ragionamento ed il confronto."
dal libro" il
viaggio nell'alzheimer" di C.Cimino
All'Incredulità di questi dieci giorni seguirà il ricordo vivo e un'incontro continuo con la parola.
GZ