sabato 24 dicembre 2011

Le Stelle lo sanno


" Gli istanti migliori dell'anima/ accadono a lei sola/
quando amici e occasioni terrene/ si sono infinitamente ritirati/
o essa stessa è salita/ ad altezza troppo remota/
per percepire oggetti più bassi/ dell'onnipotente/
quest'abolizione mortale/ è rara ma tanto bella/
quanto un'apparizione soggetta/ all'aria autocrate/
rivelazione dell'eternità/ ai favoriti pochi/
della colossale sostanza dell'immortalità."

Emily Dickinson

" E prima un'ora di tristi pensieri / e poi un effondersi di lacrime amare/
e poi una tetra calma diffonde/ una nebbia mortale su gioie e pene/
e poi un battito e una luce di lampo/ e poi un respiro dall'alto/
e poi una stella si accende nel cielo/ la stella gloriosa la stella dell'amore"

Emily Dickinson

Un sipario voglio! lo voglio adesso senza clemenza ...che si chiuda sugli stenti del giorno... senza spiraglio, ...note lontane avanzano verso l'orecchio della memoria e dicono : " il mio lavoro non mi piace...perchè mi consuma gli occhi e poi mi mangia le giornate.." ( F. Mannoia - Luna Spina); il mio lavoro mi piace Ma mi consuma gli occhi e mi mangia le giornate....e seppure sia tardi ed io cerchi ancora lo spirito del Natale dentro le luci di quest'albero....proprio adesso si accende una stella dentro questo sguardo di fessura stanca e penso : " Le Stelle lo sanno...ciò che ci sfugge...e non è il tempo".

GZ

"La stella gloriosa la stella dell'amore" AUGURI *

venerdì 16 dicembre 2011

Dicembre : l’attesa del tempo / il tempo dell’attesa e/è già l’attimo fuggente!



Da poco passato il 13/12/11, una data in apparenza numerica decrescente che ha invece incrementato il numero dei miei anni...in questo mese di Dicembre la cui atmosfera Natalizia mi arriva ad intermittenza come le luci di un albero distante.
Un chiarore che illumina un po’ e un po’ una sensibilità adulta difficile a “scoprirsi” da dietro la cortina pesante in cui il tempo l’ha nascosta ma sempre pronta a caricarsi della “Promessa” e spogliarsi destata da un raggio lungo un cammino di nebbia.


“Un attimo in gabbia” o “l’attimo fuggente di Iperuranio” questo è il dilemma :

Ho estirpato l’attimo nell'ansia di coglierlo/ 
radici infinite lo avvinghiano a un seme invisibile/ 
mi avvolgo nel fusto come spago d'inganno che cinge l'istinto a lederne la trama/ 
d'immobilità vestito/ il tuo volto non può somigliare a un fotogramma/ 
Ora recidi l'accoglienza del tuo spazio/lacrimi l'occhio che ti ha scorto/ 
guadagni tra odore di verde e umido d'alba/libertà remota/

Promessa

“ La faretra che porto con  me è colma di frecce
e la mano ansiosa tremante di speranza
Ma quando Egli m’istruirà scorderò l’arco
non mi curerò di affilare le punte di bronzo
Abbandonerò per strada le mie armi
e correrò ad abbracciare i miei sogni
Vacillante all’idea di essere esaudita”

GZ

P.S. foto non mia disponibile su www.sxc.hu

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